1. A Walter Siti.
Lo scrittore è un accessorio del libro. Talvolta si sdoppia in personaggio, altre invade.
2. A Jean Genet.
E’ lecito mentire, ancora più lecito è mentire per essere criminali.
3. A Carlo Emilio Gadda.
La lingua è l’unica biografia possibile.
4. A Truman Capote.
Coloro che sono glorificati o maledetti nei libri devono tacere per gusto e coerenza. Essi, essendo raccontati, sono morti.
5. A Virginia Woolf.
Che gli amori irricambiati leggano con occhi di patrizi lo spettacolo della propria gloria mancata.
6. A Nanni Moretti.
Ogni dichiarazione d’amore scritta è, in realtà, una vendetta.
7. A Elsa Morante.
Gli scrittori, per natura, non ricordano nulla della propria vita.
8. A Julian Barnes.
Per emozionarsi non basta una storia vera.
9. A Pietro Marcello.
La verità non è la Realtà, che è poesia.
10. Sono nato da un telefono.
Sarà l’inizio della mia autobiografia.